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L'oblique  capsular  shift  nel trattamento della lussazione abituale di spalla in cui è indicata la tecnica open *

( tecnica originale del dr. Nicolosi )

 Per la lussazione recidivante anteriore e pluridirezionale di spalla abbiamo da anni eseguito con soddisfazione gli interventi di Neer e di Latarjet. Seppur contenti di queste due metodiche  siamo sempre andati alla ricerca di ulteriore semplicità,     rispetto della fisiologia e, nello stesso tempo, efficacia.

  Il nostro intento era quello di ripristinare quanto più possibile lo stato anatomico preesistente   ricostruendo il ligamento gleno-omerale anteriore e  mettendo in tensione il gleno-omerale inferiore senza incappare in importanti accorciamenti della capsula  e  senza ricorrere ad importanti traslazioni od osteotomie.   Per cercare di raggiungere questo fine ci comportiamo in questa maniera.

La via di accesso è la classica via di Larghi. Si giunge sul sottoscapolare e lo si seziona dissociandolo dalla capsula.

 A questo punto si esegue l'artrotomia in maniera obliqua praticando l'incisione  dall'alto verso il basso e dall'interno verso l'esterno. 

 Giunti a livello del collo omerale si scolla bene la capsula dalla sua inserzione in maniera da poter poi ben mobilizzare la capsula stessa nel momento della ricostruzione. Eseguita l'artrotomia si esplora  il cavo articolare alla ricerca di eventuali lesioni del cercine glenoideo anteriore che, se presenti, vengono naturalmente riparate.

 Ultimato questo tempo si passa alla sutura della capsula. La sindesmopessi viene effettuata suturando a pastrano i due lembi della capsula portando soprattutto in  alto, e molto poco lateralmente, la porzione inferiore.

Questo tipo di sutura comporta la duplicatura e quindi il rinforzo del ligamento gleno-omerale medio e la messa in tensione del ligamento gleno-omerale inferiore. Un ulteriore vantaggio di questo tipo di sutura è quello di non dare accorciamenti della capsula e quindi di non provocare riduzioni della extrarotazione.

Alla fine della sindesmopessi è possibile extraruotare ampiamente la spalla Per finire il sottoscapolare viene suturato nella sua sede. Segue immobilizzazione in tutore per 4 settimane e quindi kinesiterapia.

I risultati sono stati molto soddisfacenti. Non abbiamo avuto mai  recidive della lussazione e tutti i pazienti hanno ripreso le loro attività sia lavorative che sportive.

Ci preme porre l'accento sui vantaggi che questa metodica offre: la semplicità della tecnica chirurgica, il rispetto dell'anatomia, la veloce e completa ripresa della motilità della spalla.       

1) Semplice perché in fondo non si tratta che di una normale artrotomia e di una normale e consueta sutura a pastrano alla quale, dai tempi della Putti-Platt siamo tutti abituati. Inoltre, se non esistono concomitanti lesioni del cercine glenoideo da riparare con viti o ancorette, la tecnica non prevede mezzi di sintesi da lasciare in situ..

2) Rispetto dell'anatomia perché non costringe ad osteotomie o a  trasposizioni complesse e perché alla fine ripristina la normale fisiologia della porzione anteriore della capsula .

3) Veloce e completa ripresa della motilità della spalla perché questo tipo di sindesmopessi non provoca accorciamenti della capsula che  fatalmente  si traducono in riduzione del movimento.

*Quanto descritto sulle varie patologie della spalla è tratto da Relazioni a Congressi o da Lavori pubblicati nei vari anni di attività del Reparto di Chirurgia della Spalla e del Gomito